Addio alla vecchia 18app: in arrivo due nuove agevolazioni per i giovani

La Legge di Bilancio 2023 ha segnato il tramonto di 18app, lo strumento introdotto nel 2016 per incentivare la cultura tra i giovani. Al suo posto, vengono introdotti due nuovi bonus cultura 2024 pensati per gli studenti: la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito.

Carta della Cultura Giovani

Questa carta è destinata a ragazze e ragazzi nati nel 2005 residenti in Italia con un ISEE familiare non superiore a 35.000 euro annui, può essere richiesta dal 31 gennaio fino al 30 giugno 2024 e ha lo scopo di incentivare l’acquisto di libri, l’accesso a mostre, eventi culturali, musei, cinema e teatri.

Carta del Merito

La Carta del Merito invece premierà il rendimento scolastico di chi, quest’anno, affronterà la maturità. Infatti potranno richiederla gli studenti diplomati nell’anno scolastico 2023/2024 con il massimo dei voti, 100/100, e in possesso di determinati requisiti di merito.
Le due carte avranno un valore di 500 euro ciascuna e saranno cumulabili, per un bonus totale che può arrivare fino a 1000 euro, spendibili in attività culturali o di svago: un’opportunità interessante per i ragazzi più meritevoli che vogliono continuare a coltivare le proprie passioni.

Come funzionano i nuovi bonus

La Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito, pur condividendo l’obiettivo comune di promuovere la crescita culturale e valorizzare il talento tra i giovani, hanno finalità e requisiti di accesso sensibilmente diversi. Scopriamone analogie e differenze.

A chi sono destinati

La Carta della Cultura Giovani è pensata per supportare i giovani appartenenti a famiglie meno abbienti, e nasce dall’idea di non far mancare risorse economiche a ragazzi e ragazze con talento e ambizione di formarsi, coltivare passioni e accedere ad attività culturali.
A richiederla potranno essere solo studenti che hanno compiuto i 18 anni nel corso del 2024 regolarmente residenti in Italia che rientrano con il proprio nucleo familiare in determinate soglie ISEE, indicate in un tetto massimo di 35.000 euro annui.
Viene quindi adottato un criterio di selezione legato al reddito, individuando come platea di riferimento i giovani provenienti da contesti economicamente e socialmente svantaggiati.

La Carta del Merito risponde invece all’esigenza opposta e complementare di premiare il talento e l’eccellenza tra gli studenti più meritevoli, indipendentemente dal contesto socio-economico di origine. Potranno richiederla i diplomati che hanno concluso gli studi secondari superiori nell’anno scolastico 2023/2024 entro il compimento del diciannovesimo anno d’età, sia nelle scuole statali che paritarie, riportando il massimo punteggio di 100/100 all’esame di maturità.

Importo e cumulabilità dei bonus

Ciascuna delle due carte bonus avrà un valore monetario di 500 euro, importo identico a quello previsto in precedenza per 18app, permettendo ai giovani di sostenere spese per attività culturali e creative senza eccessivi oneri per le famiglie. Sono carte cumulabili, di conseguenza chi rientrerà contemporaneamente nei requisiti per richiedere entrambe potrà beneficiare del bonus massimo complessivo, sommando i due importi per un ammontare totale di 1000 euro spendibili in iniziative formative, culturali e di svago durante l’anno successivo al diploma.

Pro e contro: più equità sociale e meno giovani coinvolti?

Cosa cambia con l’introduzione di queste carte? In merito ci sono punti di vista e opinioni discordanti.

Rispetto al passato, viene data maggiore attenzione all’equità e all’inclusione sociale, grazie alla limitazione degli incentivi alle persone che rispettano determinati requisiti ISEE per l’accesso alla Carta della Cultura Giovani: un passo importante destinato a non lasciare indietro giovani con talento e interessi culturali.

Con la Carta del Merito si pone invece l’accento sulla valorizzazione eccellente del percorso scolastico. Gli studenti più brillanti e talentuosi vengono adeguatamente ricompensati per l’impegno profuso nello studio e negli esami di maturità. Questo potrebbe stimolare la competitività virtuosa e spronare i ragazzi a dare il massimo.

Eppure, la suddivisione in due carte distinte, con requisiti diversi e gestione separata, potrebbe comportare complicazioni burocratiche. Senza contare che, per la Carta del Merito, la necessità di ottenere 100/100 alla maturità entro i 19 anni restringe notevolmente la platea dei beneficiari solo a una piccola élite.