Perché le lauree STEM potrebbero indirizzarti verso i lavori del futuro

Se stai valutando un percorso di laurea STEM, questo è sicuramente il momento giusto

Se invece non sai assolutamente che fare della tua vita, questo articolo potrebbe comunque farti accendere la lampadina.

Ma prima, piccolo ripassino: cosa si intende con l’espressione STEM?

Acronimo per Science, Technology, Engineering and Maths indica tutto l’insieme delle discipline tecnico-scientifiche. Negli ultimi anni sono state diverse le varianti di questa branca di studi: c’è chi parla di STEAM (dove la “A” aggiunta sta per “Arts”) e c’è chi parla di STREM (dove la “R” sta invece per “Robotics”), ma qualsiasi sia la versione scelta la cosa certa è che alla fine di questo percorso ci sono tantissime opportunità occupazionali e di carriera!

Il punto della situazione in Europa

I laureati STEM tra i 25 e i 34 anni sono:

  • a Malta il 19,1%
  • in Spagna il 22%
  • in Italia il 24,5%
  • in Francia 26,8%
  • in UK il 26,2%
  • in Grecia il 27,3%
  • in Germania 36,8%

Nonostante il dato italiano sia nella fascia medio-bassa rispetto ai principali competitor europei, è un dato ottimo: le matricole STEM nel 2016-2017 erano solo 85.000, mentre quest’anno arrivano a 94.000. Sicuramente è un dato che può crescere ancora molto: la mancanza di giovani che scelgono questi ambiti di studio sono il motivo per cui le imprese riscontrano un gap di figure disponibili sul mercato!

Perché queste lauree sono così richieste

Ci troviamo in un momento storico in cui il Paese fonda lo sviluppo dell’attuale economia sui settori che registrano una crescita costante: mondo digitale, tecnologico e ambientale; il Pnrr ha infatti indetto un programma a sostegno di una transizione digitale ed ecosostenibile.

Ecco perché le aziende richiedono sempre più laureati in economia, nei settori chimico-farmaceutico, scientifico-matematico-informatico, oppure ingegneri

Attualmente i laureati STEM sono tra le figure più ricercate dalle aziende: in base alla domanda, la percentuale relativa di queste professioni è del 49%, di cui il 38,9% sono laureati in ingegneria e il 31,2% sono laureati in economia.

I dati AlmaLaurea rivelano che il 90% dei laureati (59% uomini e 40,2% donne) trova impiego entro i 5 anni dal conseguimento del titolo, a differenza della media italiana relativa agli altri corsi che si attesta sull’85%.

Le prospettive per il futuro: i lavori STEM

Il ventaglio di possibili sbocchi occupazionali per un laureato in una disciplina STEM è estremamente ampio. Tra i lavori più interessanti troviamo:

  • il settore automobilistico;
  • i servizi finanziari;
  • la sicurezza informatica;
  • le biotecnologie;
  • il settore aerospaziale;
  • il settore energetico;
  • il settore dell’intelligenza artificiale;
  • il settore del data science. 
    In linea di massima, la panoramica generale del mondo STEM in Italia è in pieno cambiamento e sviluppo: un mondo vasto che piano piano si fa conoscere e piacere, sostenuto dallo Stato e che in futuro potrebbe fruttare parecchio sia a livello personale sia in un’ottica più ad ampio spettro.